Cpj, ’70 giornalisti uccisi nel 2013′; in testa Siria (28) ed Iraq(10), nel 2012 furono 72

di Giacomo Dolzani –

macchina_fotografica_sangueSecondo i dati resi noti oggi dal Committee to Protect Journalists (Cpj), la Ong con sede a New York che si occupa di garantire la libertà di stampa e la sicurezza di chi lavora per fare informazione, sarebbe di ben 70 vittime il bilancio dei giornalisti morti mentre svolgevano il proprio lavoro; appena due in meno rispetto al 2012, in cui di vittime se ne registrarono 72.
In un primo momento, solo due settimane fa, l’organizzazione aveva diffuso un dato fortemente sottostimato, pari a 52 decessi.
Il maggior numero di morti è stato registrato, come prevedibile, nei paesi in cui sono in corso dei conflitti: la Siria detiene infatti il triste primato di 28 giornalisti uccisi negli ultimi dodici mesi, oppure in aree in cui le condizioni di sicurezza sono comunque precarie, quali l’Iraq che, con 10 morti, occupa il secondo posto nella classifica.