E-commerce in Italia e nel mondo: il punto

di Davide Gallo –

computerNonostante l’e-commerce offra indubbi vantaggi, primo fra tutti la comodità e la celerità degli acquisti, in Italia stenta un po’ a decollare e solamente il 4% delle aziende possiede un sito di e-shopping. Tuttavia, negli ultimi due anni si è registrato proporzionalmente un incremento del 68%, e un acquisto on line su 4 viene effettuato tramite tablet o smartphone. I settori che hanno registrato una crescita maggiore dal 2014 al 2015 sono l’informatica con il 26% di acquisti in più; seguono poi il settore degli indumenti con il 23%, il grocery con il 22%, l’editoria con il 21% ed infine il turismo con il 9%. In particolare la crescita del settore dell’abbigliamento ha stimolato lo sviluppo di nuove piattaforme che, di fatto, sono degli aggregatori il cui scopo è quello di racchiudere in un unico portale, come fastyle.com, le offerte di abbigliamento di altri e-commerce.
I dati sembrano incoraggianti, ma l’Italia rischia di rimanere all’ultimo posto nel panorama internazionale e la maggioranza delle aziende è ancora ancorata alla vendita tradizionale. I dati sul commercio on line sono stati presentati durante la decima edizione del Netcomm eCommerce Forum. Un’occhiata al panorama mondiale ci informa che il 75% degli utenti si collega al web con dispositivi mobili e il 5% degli acquisti totali viene effettuato on line. In Europa oltre 230 milioni di persone acquistano tramite e-commerce. In Italia, secondo le parole di Roberto Liscia, presidente di Netcomm, l’accesso alla banda larga non è ancora molto diffuso e non vi sono sufficienti investimenti finanziari nel settore. E l’Italia avrebbe un potenziale di mercato veramente notevole. Infatti, tra i milioni di soggetti che acquistano on line ogni giorno, moltissimi sarebbero affascinati dal made in Italy, e sarebbero senz’altro potenziali clienti. Visti i notevoli progressi compiuti nell’ultimo anno, occorre fare appello a tutte le forze politiche ed economiche affinché siano al fianco delle aziende per vincere questa partita.
Al contrario l’e-commerce nel mondo continua la sua scalata. Tra i settori in continua crescita, vediamo il settore informatico e di elettronica di consumo (HP e Philips) Sono aumentate le vendite delle custodie per cellulari e sorprendentemente quelle delle macchine per il caffé. Analizzando i dati riguardanti l’anno 2013 scopriamo che l’e-commerce mondiale ha avuto un incremento globale pari al 33%. I maggiori acquisti on line sono stati effettuati nei Paesi dell’Est, nei Paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina Sud Africa) e nei Paesi PIGS (Portogallo, Italia, Grecia, Spagna). Particolarmente significativo è stato l’incremento dell’e-commerce in Grecia, che nonostante la dura crisi economica ha registrato un aumento di acquisti on line addirittura del 198%. In Italia l’e-commerce ha registrato un incremento del 27% e in Spagna del 20%.
Sorprendentemente, invece, tra i Paesi che hanno una più lunga tradizione di e-commerce come Germania, USA, Paesi Bassi, Canada, Paesi del Nord Europa e Regno Unito gli aumenti sono stati più contenuti, precisamente tra il 10 ed il 20%. Tuttavia, il risultato è stato comunque positivo.
I marchi più venduti on line sono stati HP, che ha una quota di mercato on line pari al 17% e Philips con il 6%. In classifica seguono: Sony, Samsung, Lenovo, Asus, Kingston Technology e Canon.