Ecuador. Battaglia tra bande rivali nella prigione di Guayas 1: 31 morti e 14 feriti

di Alberto Galvi

L’ultima battaglia tra bande rivali nella prigione di Guayas 1 della città portuale di Guayaquil ha provocato 31 morti e 14 feriti. Il governo ha schierato 2.700 soldati per prendere il controllo della prigione, che ospita oltre 5.600 detenuti. 120 agenti penitenziari sono stati liberati dopo essere stati tenuti in ostaggio in sei carceri in tutto il paese.
Il presidente Guillermo Lasso ha imposto uno Stato di emergenza di 60 giorni in tutto il sistema penitenziario del paese. La prigione di Guayas 1 può contenere 9.500 persone, ma ha superato tale capacità di circa 3mila durante il primo trimestre di quest’anno. Gli scontri tra bande rivali nel 2021 hanno ucciso 119 prigionieri. Un comitato nominato da Lasso per esaminare le condizioni carcerarie l’anno scorso ha riportato che i penitenziari del paese erano simili a centri di tortura.
Lasso aveva ordinato alla polizia e alle forze militari di affermare il controllo sulle carceri, affermando in un decreto che i detenuti di Guayaquil hanno usato armi da fuoco durante i disordini e hanno dato fuoco alle strutture utilizzando serbatoi di gas. Ore dopo il decreto è stata segnalata una nuova ondata di violenza nella città di Esmeraldas, dove 15 guardie carcerarie e altri due membri del personale erano tenuti in ostaggio in una prigione locale. Nella stessa Esmeraldas, un’unità di polizia è stata attaccata, mentre esplosivi sono stati collocati nelle stazioni di servizio e diverse auto sono state bruciate.
Il presidente Lasso ha imposto lo Stato di emergenza anche nelle province di Los Rios e Manabi, così come nella città di Duran, dopo che il sindaco di Manta è stato sparato e ucciso.
Le condizioni nel sistema carcerario dell’Ecuador hanno da tempo suscitato la preoccupazione di funzionari e gruppi per i diritti umani. Durante il suo mandato Lasso ha regolarmente dichiarato lo Stato di emergenza in risposta alla violenza nelle carceri; l’intervento militare continuerà fino a quando non sarà ripreso il controllo degli istituti penitenziari e non vi saranno minacce in atto per prigionieri e funzionari.
L’Ecuador è un paese emerso come attore chiave nel traffico di cocaina sudamericano. Una serie di sanguinosi scontri ha causato almeno 420 vittime nelle carceri ecuadoriane dal 2021: molte delle vittime sono state decapitate o bruciate vive, altre sono state uccise poiché la diffusa corruzione tra le guardie consente ai detenuti di ottenere esplosivi e pistole.