Ecuador. Forte aumento della violenza a causa dello scontro tra bande criminali

di Alberto Galvi

Negli ultimi anni l’Ecuador ha visto un aumento della violenza tra bande, in particolare all’interno delle carceri. L’ultimo fatto grave ha consistito nell’esplosione del ponte di Napo dello scorso 1 settembre. Le autorità hanno parlato di reazione ai tentativi del governo di riprendere il controllo delle strutture correzionali.
Il tasso di omicidi in Ecuador è superiore a quello di Colombia, Messico e Brasile. L’Ecuador è considerato un territorio appetibile per i trafficanti di droga, poiché si trova tra le principali regioni produttrici di cocaina di Colombia e Perù. Solo cinque anni fa l’Ecuador era riuscito in qualche modo a evitare la Guerra della droga che sta interessando l’America Latina, ma da allora la situazione è cambiata.
Il paese è stato scosso anche da una serie di omicidi politici, il più importante dei quali è stato l’assassinio del candidato presidenziale Fernando Villavicencio il 9 agosto. Le autorità hanno arrestato sei colombiani collegati all’omicidio di Villavicencio, e il presidente uscente Guillermo Lasso ha dichiarato lo stato di emergenza a livello nazionale.
Due candidati presidenziali sono passati al ballottaggio del 15 ottobre: la politica di sinistra Luisa González, e l’uomo d’affari Daniel Noboa, rampollo di una ricca famiglia dell’industria delle banane.