Ecuador. Ricompensa negli Usa a 5 milioni di dollari per l’omicidio del candidato presidente Villavicencio

di Alberto Galvi

In vista del ballottaggio elettorale del 15 ottobre per determinare il prossimo presidente dell’Ecuador, gli Stati Uniti hanno annunciato una ricompensa fino a 5 milioni di dollari per informazioni sull’uccisione del candidato presidenziale Fernando Villavicencio, del partito Movimiento Construye, freddato mentre lasciava un evento elettorale a Quito il 9 agosto scorso, a 11 giorni dallo svolgimento delle elezioni generali.
Villavicencio si è unito alla corsa come candidato anti-corruzione dopo anni come critico di spicco dell’ex presidente Rafael Correa e dei suoi alleati. Ma al termine della manifestazione elettorale del 9 agosto, uomini armati gli hanno sparato alla testa mentre entrava in macchina. Anche un sospetto è stato ucciso dall’intervento degli uomini della sicurezza.
Altri sei sospetti, tutti colombiani, rimangono sotto la custodia della polizia nazionale ecuadoriana, e si ritiene che facciano parte di un’unità criminale organizzata. Il presidente in carica Lasso ha annunciato in agosto di aver cercato l’assistenza del FBI (Federal Bureau of Investigation) degli Stati Uniti per aiutare la polizia ecuadoriana a indagare sulla morte dell’ex giornalista Villavicencio.
Negli ultimi anni l’Ecuador ha scontato un’escalation di violenza, in particolare dopo che la pandemia di COVID-19 ha indebolito significativamente l’economia del paese. Le bande criminali hanno approfittato dell’insicurezza economica per espandere il loro raggio d’azione in Ecuador, un paese situato sulla costa del Pacifico tra le principali regioni produttrici di cocaina in Colombia e Perù.
In Ecuador tra il 2016 e il 2022 il numero degli omicidi è aumentato del 500 per cento, tra i paesi con il più alto tasso di omicidi in America Latina.
Nel frattempo il presidente Guillermo Lasso è diventato il primo presidente a invocare la “muerte cruzada”, che secondo la costituzione consente a un presidente di sciogliere l’Assemblea nazionale dell’Ecuador, se accetta di indire nuove elezioni sia per la legislatura che per la presidenza. Lasso ha annunciato la “muerte cruzada” di fronte alla procedura di impeachment lo scorso maggio, ma senza cercare la rielezione.
La sicurezza e la violenza politica sono state questioni centrali della campagna elettorale dei due candidati che si presentano al ballottaggio del 15 ottobre. Si tratta di Luisa Gonzalez e Daniel Noboa.