Egitto. Giunte le salme dei cristiani copti uccisi in Libia dall’Isis nel 2015

di Vanessa Tomassini –

Un volo partito da Misurata e diretto ad Alessandria ha riportato in Egitto i resti dei 21 cristiani copti uccisi dall’Isis, a Sirte, nel Febbraio 2015. Ad accogliere le salme, Papa Tawadros II di Alessandria, in quanto quegli uomini sono considerati martiri della Chiesa copta egiziana che stamattina suona le campane delle sue chiese e monasteri in Egitto.
Nessuno potrà mai dimenticare quei 21 uomini inginocchiati sulla spiaggia nei pressi di Sirte, sgozzati dai militanti del sedicente stato islamico vestiti di nero ed incappucciati. Tra gli egiziani anche un uomo di colore del Ghana, che verrà restituito ad Accra. Il video della barbara esecuzione fece il giro del mondo ed è tutt’oggi utilizzato dai jihadisti nella loro campagna mediatica del terrore.
Il procuratore capo libico, al-Sadiq al-Sour, aveva rivelato il 29 settembre scorso, l’arresto di un uomo che partecipò alla decapitazione insieme al cameraman che riprese l’orrore. I resti dei cristiani troveranno sepoltura nella chiesa dedicata ai “martiri della fede e della patria“ costruita nel villaggio di al-Our, nella provincia di Minya, da dove provenivano 13 delle 21 vittime, e consacrata il 15 febbraio, giorno in cui ne ricorre la memoria liturgica.