EGITTO. In migliaia tornano a piazza Tahrir al Cairo

Ansa, 15 lug 11 –

Mentre a Piazza Tahrir sta per cominciare la preghiera del venerdi’, il movimento del 6 Aprile, uno dei principali promotori della rivoluzione del 25 gennaio, ha diffuso una dichiarazione nel quale afferma di ”appoggiare ancora il primo ministro Essam Sharaf nella formazione di un vero ‘governo della rivoluzione”’, letta dal portavoce Mohamed Adel. Nella dichiarazione vengono indicate le seguenti richieste del 6 Aprile e dei suoi sostenitori: la formazione di un governo della rivoluzione e non intervento del Consiglio militare nella designazione dei ministri; la rimozione dal suo incarico del procuratore generale Mahmoud Abdel Meguid, sostituito da un giudice indipendente; la rimozione del presidente dell’Agenzia Centrale di Compatibilita’, Gadwat El Malt, per aver manipolato i dossier sulla corruzione dei collaboratori (‘cacicchi’) di Mubarak e una ‘purga’ di tutte le istituzioni statali degli elementi legati al vecchio regime, primi tra tutti gli appartenenti alla magistratura, ai media, alla sanita’ e all’insegnamento. Tra le altre richieste anche l’abolizione della legge che vieta manifestazioni e scioperi, l’abolizione dei tribunali militari per i civili e la determinazione di un salario minimo equo. In piazza Tahrir molti scandiscono slogan per la condanna a morte dell’ex ministro dell’interno, Habib el Adli, gia’ condannato per riciclaggio di denaro e corruzione, ma accusato anche, con l’ex rais ed i suoi due figli, di aver ordinato le violente repressioni dei primi giorni della rivoluzione, che hanno provocato 846 morti e 6.000 feriti, secondo stime Onu.