EGITTO. Nuovo attacco a posto di polizia nel Sinai

Ansa, 8 set 12 –

Un nuovo attacco ad una caserma della polizia nel nord del Siani, vicino alla frontiera di Gaza, e’ stato compiuto da persone non identificate che hanno sparato con armi automatiche transitando a bordo di un’auto. La polizia ha risposto al fuoco, e l’episodio, secondo fonti ufficiali, non ha provocato feriti ne’ morti. L’attacco viene segnalato nello stesso giorno in cui un portavoce dell’esercito, il colonnello Ahmad Mohamed Ali, ha reso noto in una conferenza stampa che l’Operazione Aquila, avviata il sette agosto in tutto il nord della penisola del Sinai da reparti di esercito e polizia con la collaborazione di tribu’ beduine, ha finora portato all’uccisione di 32 ‘elementi criminali’ e all’arresto di 38 persone, tra le quali anche ‘non egiziani’. L’Operazione Aquila, avviata in seguito all’attacco del cinque agosto nel quale furono uccise 16 guardie di frontiera egiziane, non lontano dalla frontiera con Gaza e Israele, ”continuera’ fino a quando non raggiungera’ i suoi obiettivi – ha affermato il colonnello Ali – che non sono soltanto militari ma mirano anche allo sviluppo del Sinai”. Da sempre i rapporti tra le popolazioni delle tribu’ beduine del Sinai ed il governo centrale hanno avuto momenti di tensione per l’accusa rivolta dai locali al Cairo di non favorire lo sviluppo del nord della penisola, diversamente da quanto accaduto con il sud, specie la zona costiera di Shar El Sheikh. Il portavoce militare ha comunicato in proposito che il governo ha destinato allo sviluppo del nord del Sinai piu’ di un miliardo e mezzo di lire egiziane (oltre 200 milioni di euro), che potra’ essere impiegato solo dopo aver garantito l’assoluta sicurezza dell’area.