El Salvador. Il Congresso ha votato una proposta del presidente Bukele per legalizzare i bitcoin

di Alberto Galvi

El Salvador ha approvato al Congresso una proposta del presidente Nayib Bukele con 62 voti a favore su 84 per una legge volta a classificare il bitcoin come moneta a corso legale, rendendo la nazione centroamericana la prima al mondo a farlo. La legge è stata approvata con il sostegno degli alleati di Bukele, nonostante i partiti di opposizione si siano rifiutati di appoggiarla perché critivi verso la velocità del voto.
Il Paese latinoamericano abbraccia quindi formalmente la criptovaluta, nonostante la preoccupazione per il potenziale effetto sul programma di El Salvador con l’IMF (International Monetary Fund).
Bukele ha propagandato l’uso di bitcoin pensando ai salvadoregni che vivono all’estero, i quali inviano rimesse a casa: si eviterebbe così di disperdere denaro pagando gli intermediari. Il dollaro Usa continuerà ad avere corso legale.
Più di due milioni di salvadoregni vivono fuori dal paese, rimandando a casa più di 4 miliardi di dollari ogni anno. Le rimesse dei salvadoregni che lavorano all’estero rappresentano una fetta importante dell’economia, pari a circa il 22 per cento del Pil. L’anno scorso le rimesse verso El Salvador sono ammontate a 5,9 miliardi di dollari.
Il suo uso come moneta a corso legale diventerà legge tra 90 giorni. Ogni azienda dovrà accettare i bitcoin come moneta a corso legale per beni o servizi, a meno che non sia in grado di fornire la tecnologia necessaria per eseguire la transazione.
Il passaggio ai bitcoin potrebbe complicare i colloqui con il Fmi, dal quale El Salvador sta cercando di ottenere oltre 1 miliardo di dollari.
A metà maggio dello scorso anno il mercato delle criptovalute è cresciuto a oltre 2,5 trilioni di dollari. Nel corso degli anni i bitcoin hanno visto grandi fluttuazioni di denaro virtuale senza alcun collegamento diretto con l’economia reale.