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Ha un nome e un volto il terrorista che ieri al grido di “Allah akbar” ha assalito un gruppo di militari al Louvre di Parigi che gli avevano chiesto di aprire i due zaini che stava cercando di far entrare nel celeberrimo museo: di tratta di un egiziano di 29 anni, Abdallah El Hamahmy, il quale risulta essere incensurato.
Gli zaini non contenevano esplosivi, ma nonostante questo ha assalito con due machete i militari ferendone uno in modo lieve prima di essere fermato dai colpi di arma da fuoco di un altro soldato.
Colpito alle gambe e all’addome è stato operato, ma risulta essere cosciente e fuori pericolo.
Di lui si sa che era venuto in Francia con un regolare permesso da Dubai, e che aveva preso in affitto un appartamento di lusso presso dei Champs Elysee.
Non risultano al momento altre persone indagate, ed anche un uomo fermato in un primo momento è risultato essere estraneo ai fatti.
Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di un lupo solitario, forse senza contatti diretti con l’Isis, per quanto abbia esclamato al momento dell’attacco “In nome di Allah e per i nostri fratelli in Siria e per i combattenti in tutto il mondo”.
Oggi il museo ha riaperto ai visitatori.
