Francia. Scontri e atti vandalici dopo l’uccisione di un giovane da parte di un poliziotto

di Guido Keller

Continua a bruciare la Francia a seguito dell’uccisione del 17enne Nahel M. da parte di un poliziotto che lo aveva fermato a bordo di un’auto rubata. La scena, ripresa da una telecamera, mostra il ragazzo di origini algerine che cerca di ripartire con il mezzo e il poliziotto aprire il fuoco, immagini che ne inchiodano le responsabilità per cui al momento si trova agli arresti.
Da allora per ogni notte si sono ripetute in diverse città francesi manifestazioni violente, con auto incendiate, sassaiole verso i poliziotti che hanno risposto con cariche e lacrimogeni, vetrine infrante e atti vandalici di ogni genere. Centinaia gli arresti, nella sola notte tra venerdì e sabato sono state arrestate 471, mentre sono 45mila gli agenti dispiegati in tutto il paese.
Incendiato il municipio di Mons-en-Baroeul, vicino a Lille, ma ad essere interessate dalla protesta violenta sono pressoché tutte le maggiori città francesi, da Lione a Bordeaux, da Parigi a Marsiglia. A Lione erano in circa 1500 in piazza: sono stati sparati colpi di mortaio verso la polizia, che ha risposto con cariche e lacrimogeni, mentre a Marsiglia i manifestanti sono stati assaltati alcuni veicoli della polizia, incendiati motorini e saccheggiato un negozio di armi. A Strasburgo sono stati presi d’assalto e svaligiati alcuni negozi tra cui una gioielleria
Ad Aulnay-sous-Bois è stato imposto il coprifuoco notturno, mentre ed è stato vandalizzato l’ingresso del teatro d’opera. A Rouen un 20enne è morto per la caduta dal tetto di un supermercato sottoposto a saccheggio.
Sospese in tutto il paese le corse degli autobus, peraltro alcuni dati a fuoco, ed anche la Transports publics genevois (TPG), l’azienda svizzera che gestisce i collegamenti tra Ginevra e la Francia, ha annunciato l’interruzione momentanea dei sevizi.
Inascoltati al momento gli inviti alla calma delle autorità e del presidente francese Emmanuel Macron, il quale ha rilevato che i manifestanti-vandali sono quasi tutti giovanissimi, per cui “è responsabilità dei genitori tenerli a casa. Faccio appello al senso di responsabilità delle famiglie”. Ha poi annunciato che si interverrà per bloccare i social al fine di prevenire il coordinamento degli assembramenti.