G5 Sahel: Ciad e Mauritania sciolgono il gruppo

di Alberto Galvi

Ciad e Mauritania, paesi membri dell’alleanza G5 Sahel dell’Africa occidentale, hanno dichiarato lo scioglimento del gruppo anti-ribelli dopo che gli altri tre paesi fondatori se ne sono andati. In una dichiarazione congiunta Ciad e Mauritania hanno affermato di rispettare la decisione sovrana del Burkina Faso e del Niger di lasciare l’alleanza, seguendo le orme del Mali, che si è ritirato nel 2022. Attueranno tutte le misure necessarie in conformità con la convenzione del G5, che afferma che l’alleanza può essere sciolta su richiesta di almeno tre Stati membri.
L’alleanza, che comprendeva Mauritania, Ciad, Burkina Faso, Mali e Niger. Annunciando il loro ritiro, i leader militari del Burkina e del Niger non ne hanno chiesto esplicitamente lo scioglimento.
Il G5 ha ottenuto solo magri risultati, anche se l’insicurezza rimane un grave problema in tutto il Sahel. I leader dei cinque paesi hanno deciso nel 2017 di schierare una task force antiterrorismo congiunta sostenuta dalla Francia. Ma i governanti militari di Burkina Faso, Niger e Mali hanno tutti accusato Parigi di avere un ruolo fuori misura, dopo anni di dispiegamenti francesi nei loro territori.
Nonostante la creazione della forza congiunta, la violenza da parte dei gruppi armati ha continuato a diffondersi, provocando la morte di migliaia di civili e combattenti e milioni di sfollati, e contribuendo all’instabilità politica nella regione.