Gli studenti al Pimun contro il terrorismo e il separatismo

di Belkassem Yassine –

pimunSi è svolto a Parigi il Pimun (Paris international model United Nation), un appuntamento che ha visto coinvolti 700 studenti di età tra i 18 e i 25 anni da tutto il mondo per discutere su tematiche che preoccupano la comunità internazionale, un evento in cui sono nate relazioni di confronto fra gli studenti di vari paesi.
La delegazione studentesca marocchina, rappresentata dall’Union des étudiants des Provinces de Sud de Maroc (UEPSM), formata da quattro studenti di Master presso l’Università Ibnou Zohr di Agadir, è stata protagonista sia nelle commissioni dell’ONU che del Consiglio di Europa portando al centro della discussione il conflitto del Sahara, il nesso tra il separatismo e il terrorismo, e la necessità di creare un fronte comune contro i vari pericoli sociali.
Al lavoro della Commissione dell’Assemblea generale dell’Onu, dopo aver esaminato il Piano marocchino di autonomia locale in Sahara per risolvere il conflitto artificioso attorno al Sahara, la commissione ha giudicato che il Piano marocchino è una soluzione realistica e concreta, e che non ci sarà alcuna soluzione al di fuori della sovranità marocchina sul Sahara.
Nel dibattito interno alla Commissione del Consiglio d’Europa sulla cooperazione militare e la lotta contro i pericoli rappresentati dal terrorismo, il presidente dell’UEPSM, Hicham Elmedraoui, ha sottolineato la necessità di consolidare la difesa militare comune tra gli Stati dell’Ue, attuando un Piano preventivo per affrontare le minacce alla sicurezza e alla stabilità dei paesi dell’Ue.
Secondo il presidente dell’UEPSM, l’Ue non dovrebbe limitarsi alla difesa solo delle frontiere terrestri e marittime, ma anche dovrebbe attivarsi per affrontare i pericoli esterni relativi al terrorismo e ai gruppi criminali armati che sono in crescita nella zone del Sahel e nel sud del Sahara. Il presidente ha sottolineato la necessità di coinvolgere gli Stati amici dell’Ue da sempre alleati in particolare nella lotta al terrorismo, precisando che i gruppi armati ed entità illegali esportano verso l’Europa l’instabilità e sono diventati una vera minaccia per la sua sicurezza nazionale, primi fra tutti il Boko Haram, al-Qaeda Aqmi; ha quindi inserito nell’elenco anche il movimento Polisario, per cui i rapporti internazionali confermano il nesso con queste organizzazioni criminali.
Gli intensi giorni di dibattito sono conclusi come un’Assemblea Generale nella sede ufficiale dell’Unesco.