Haiti. Moise vuole modificare la costituzione prima del voto

di Alberto Galvi

Per tutto il 2020 il presidente haitiano Jovenel Moise è stato messo sotto pressione da Washington per indire le nuove elezioni attese da tempo. Tuttavia non le vorrà indire fino a quando non verrà modificata la Costituzione, mentre comunità internazionale sembra essere divisa sulla questione.
Il presidente haitiano sta perseguendo una linea d’azione sempre più autoritaria, emanando una serie di decreti che includono la creazione di una forza d’intelligence. Moise si pronuncia per decreto dal gennaio 2020, poiché il parlamento è fuori sessione.
I termini dei due terzi della Camera dei deputati e del Senato sono scaduti mesi prima che la pandemia colpisse la nazione caraibica a marzo. Le sue ultime azioni ricordano gli abusi antidemocratici del passato che il popolo haitiano ha subito, inclusa la corsa alla successione della dittatura Duvalier. Haiti ha avuto otto governi provvisori dalla partenza di Jean Claude Duvalier, nel 1986.
L’ambasciata degli Usa a Port-au-Prince si è espressa sulla necessità di elezioni ad Haiti, ma non ha mostrato alcun sostegno pubblico alla campagna di Moise per riformare la Costituzione. Haiti ha subito crescenti pressioni dal segretario di Stato Mike Pompeo, dall’OAS (Organization of American States) e dall’Onu (United Nations) affinché si tengano le elezioni il prima possibile.
Gli Usa non hanno indicato una data auspicabile per le elezioni, mentre l’OAS ha fatto sapere che dovrebbero svolgersi nel 2021 anche se non vi è consenso politico e milioni di elettori sono senza schede di registrazione.
Le elezioni previste lo scorso ottobre non si sono svolte a causa delle violente proteste antigovernative e del mancato invio di una legge elettorale al parlamento da parte di Moise prima della scadenza dei termini di tutti i membri della Camera dei insieme ai due terzi dei 30 membri del Senato.
Il parlamento haitiano è bicamerale ed è composto dal Senato composto da 30 seggi i cui membri rimangono in carica per 6 anni con un terzo dei membri rinnovati ogni 2 anni. La Camera dei deputati è invece composta da 119 seggi per un mandato di 4 anni. L’incontro collettivo delle 2 Camere è noto come la convocazione dell’Assemblea nazionale per scopi specifici enunciati nella costituzione.
Il governo haitiano ha intanto respinto la dichiarazione congiunta rilasciata dai deputati americani Andy Levin, membro della commissione Affari esteri, Gregory Meeks, presidente entrante della stessa commissione e Albio Sires, presidente del sottocomitato per la Sicurezza civile e il Commercio dell’emisfero occidentale, per un governo di transizione nel 2021.