India. I dongria hanno vinto: la Vedanta non aprirà miniere sulle colline sacre

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Dongria kondhSurviaval International, l’organizzazione che dal 1969 è impegnata nella lotta per la tutela dei diritti delle tribù indigene, ha riferito che in India la tribù dei Dongria Kondh ha oggi respinto con forza il piano della britannica Vedanta Resources di aprire una miniera a cielo aperto sulle colline di Niyamgiri, da loro ritenute sacre. Nei dodici villaggi, che in totale contano 8mila persone, si è tenuta una consultazione dove il voto è stato pressoché all’unanimità a favore della tutela del proprio ambiente: il capo dei dongria, Lodu Sikaka, aveva detto che “il nostro dio vive in spazi aperti. Voi tenete il vostro dio chiuso a chiave. Noi non lasceremo mai Niyamgiri. Se il governo e i politici dovessero chiederci di farlo, noi combatteremo”.
Ora il risultato del referendum dovrà essere valutato dal Ministro indiano dell’Ambiente e delle Foreste, a cui spetta l’ultima parola in merito, ma difficilmente sarà dato il via libera alla costruzione di una miniera che avrebbe comportato l’abbattimento di piante, lo sventramento di montagne e lo spostamento di fiumi in un’area considerata sacra e vitale per la popolazione autoctona.
L’insistenza della Vedanta Resources per aprire il sito aveva portato a numerose proteste anche internazionali ed il ritiro dalla società di quote azionarie, come quella della Chiesa d’Inghilterra.
La Vedanta Resources ha sede a Londra ed è stata fondata a Bombay nel 1976: conta circa 30mila dipendenti ed estrae metalli non ferrosi in India, Australia e Zambia.