India. Latorre operato: chiesta proroga al rientro, la Corte decide lunedì. E Ban Ki-moon fa la parte di Ponzio Pilato

di Guido Keller –

gelastine maro ban grandeIl Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha ribadito attraverso il suo portavoce Stephane Dujarric che il Palazzo di Vetro non vuole essere coinvolto nella questione dei due marò in quanto interessa i rapporti bilaterali fra l’Italia e l’India e non è quindi pertinente all’ufficio delle Nazioni Unite.
E’ stata l’Italia a sollecitare in più occasioni l’intervento di Ban Ki-moon sul caso dei due fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i quali sono accusati di omicidio in quanto il 15 febbraio 2012 avrebbero, stando alle accuse, sparato dalla petroliera Enrica Lexie uccidendo due pescatori dell’imbarcazione St. Anthony, scambiati per pirati: si trattava del conduttore Valentine Gelastine e del pescatore Ajesh Binki, morti mentre gli altri nove membri dell’equipaggio dormivano.
Da allora i due militari si trovano in India alloggiati presso la rappresentanza diplomatica italiana, in attesa di un processo che sembra procrastinarsi all’infinito a causa di una moltitudine di fattori, fra cui il mancato deposito dei capi d’accusa e la mole di istanze ed eccezioni presentate dalla difesa, su cui la Corte suprema deve di volta in volta esprimersi.
Latorre, che lunedì mattina è stato operato al cuore per la chiusura del Pfo (forame ovale pervio) presso l’Irccs Policlinico di San Donato Milanese, dovrebbe rientrare a Nuova Delhi il 12 gennaio in quanto la Corte suprema, presieduta dal giudice Handyala L. Dattu con l’assistenza dei giudici Madan B. Lokur e Arjan K. Sikri, ha espresso parere negativo al prolungamento della degenza in Italia conseguente all’attacco ischemico transitorio che lo ha colpito il 1 settembre. Alla base della decisione della Corte vi è il fatto che le indagini non sono ancora terminate. Il chirurgo che lo ha operato, il dottor Mario Carminati, ha fatto sapere che l’intervento è andato tecnicamente bene.
Tuttavia l’Italia ha presentato una nuova istanza per chiedere che Latorre possa continuare le cure in Italia e la Corte suprema ha accettato di esprimersi lunedì prossimo sulla richiesta.
Essendo poco percorribile la strada dell’arbitrato internazionale in quanto necessita della volontà delle due parti (Italia e India) di sottoporsi al giudizio di terzi, l’unica possibilità per riportare i due militari a casa loro è quella del dialogo fra i governi e le diplomazie. Nei giorni scorsi è sembrato aprirsi uno spiraglio tanto che il premier Matteo Renzi ha fatto sapere che c’è un’ipotesi di dialogo con il governo indiano per una soluzione “diplomatica condivisa”; una delle proposte ventilate prevede le scuse ufficiali da parte dei marò, il risarcimento delle famiglie delle vittime e la celebrazione di un processo in Italia.