Accordo Cina-Giordania per prevenire la minaccia terroristica

di Giuliano Bifolchi –

XinjiangIl ministero della Sicurezza di Stato della Repubblica Popolare Cinese (Guojia Anquan Bu) ed il Dipartimento Generale di Intelligence del Regno di Giordania (GID hanno concluso un accordo di scambio di informazioni sulla presenza dei cittadini cinesi in Siria ed in Iraq; con tale accordo Pechino potrà conoscere quali sono i cittadini con nazionalità cinese che, ricevendo un adeguato addestramento in Medio Oriente, possano tornare in patria e minacciare la sicurezza nazionale.
La minaccia principale per le autorità di Pechino è rappresentata dai militanti uighuri i quali hanno intensificato le loro attività ed attacchi contro i cittadini cinesi; le autorità cinesi sospettano fortemente che l’Agenzia di Sicurezza Nazionale Turca (MIT) [in turco Millî İstihbarat Teşkilatı] permetta ai turchi uighur di avere accesso in Siria ed in Iraq per poter addestrarsi all’interno dei campi presenti per poi poter portare attacchi sul suolo cinese.
La Regione autonoma dello Xinjiang-Uighur (XUAR), chiamata anche Turkestan orientale, secondo un censimento stilato dalle autorità cinesi nel 2010, è composta da 21.8 milioni di persone di cui il 40.1% (8.7 milioni di persone) di etnia cinese mentre la restante parte (13 milioni circa) di etnia uighur con la presenza di minoranze turche, uzbeche, kazake e tagiche. Dalla incorporazione del Turkestan orientale all’interno della Repubblica Popolare di Cina sono state registrate più di 400 rivolte uyghur contro il governo centrale di Pechino.

Articolo in media partnership con secur fuori