IRAN. Erdogan in visita a Teheran: nucleare e rapporti economici

TMNews, 28 mar 12 –

Il premier turco Recep Tayyip Erdogan è arrivato oggi a Teheran, accompagnato da una importante delegazione di ministri, per una visita di due giorni che vede in agenda i rapporti bilaterali, ma anche i delicati dossier del nucleare iraniano e la situazione regionale, a cominciare dalla crisi in Siria. Erdogan, arrivato prima dell’alba, alle 3.30 del mattino, è stato accolto all’aeroporto dal ministro degli Esteri Ali Akbar Salehi, ha riferito l’agenzia ufficiale Irna. Con il premier turco, il ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu, dell’Energia Taner Yildiz, dell’Economia Zafer Caglayan e il responsabile dello sviluppo urbanistico e dell’Ambiente Erdogan Bayraktar. Nella delegazione turca ci sono poi altre figure di peso, soprattutto in un’ottica regionale, come il capo dei Servizi segreti (MIT) Hakan Fidan, il vice-capo di Stato maggiore, generale Hulusi Akar e il direttore dell’Organizzazione per l’Energia Atomica Zafer Alper. Erdogan incontrerà il presidente Mahmoud Ahmadinejad e il capo del parlamento di Teheran Ali Larijani. Sullo sfondo di rapporti economici sempre più forti, le relazioni tra i due Paesi vivono un momento particolare: la Turchia ha posizioni in netto contrasto con quelle iraniane sulla Siria, ma sulla questione del nucleare iraniano si oppone al corso di nuove sanzioni americane ed europee contro Teheran. Sulla questione del nucleare iraniano, la Turchia ha proposto di ospitare un nuovo round negoziale nel formato 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania). Gli ultimi negoziati di Istanbul, lo scorso gennaio, non avevano fruttato alcun risultato. Ankara insiste sulla necessità di arrivare a una soluzione del problema per via diplomatica e dichiara di non sentirsi obbligata a seguire le sanzioni statunitensi ed europee, che siano unilaterali o di concordate in gruppo, ma solo quelle adotatte a livello di Consiglio di Sicurezza dell’Onu. La Turchia ha d’altronde nell’Iran il primo fornitore di petrolio, pur importando anche da Russia e Azerbaigian.