IRAN, Terzi, “sanzioni hanno influenza drammatica’. Peres, ‘c’è limite a tempo’

Ansa, 5 set 12 –

‘Bisogna continuare a fare pressioni diplomatiche sull’Iran ma e’ necessario rendere chiaro ”che c’e’ un limite al tempo”’. Cosi’ il presidente israeliano, Shimon Peres, ha espresso al ministro degli Esteri, Giulio Terzi, i timori di Israele per i progetti nucleari iraniani, definiti ”il problema piu’ grande”. ”L’Iran vuole diventare egemone in Medio Oriente” attraverso le sue ramificazioni in Hamas e Hezbollah, il suo coinvolgimento in Siria e in Iraq ”vuole sconvolgere il Medio Oriente, il mondo libero non puo’ accettarlo”, ha aggiunto Peres, tornando a deplorare l’alta partecipazione internazionale e quella del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon, al vertice dei non allineati della settimana scorsa a Teheran. ”E’ la prima volta dai tempi di Hitler che un Paese dichiara pubblicamente che il suo obiettivo e’ la distruzione di un altro Paese”, ha concluso il presidente israeliano nel suo colloquio a Gerusalemme con il ministro Terzi.

Le sanzioni internazionali hanno ”un’influenza drammatica sull’economia dell’Iran”: lo afferma il ministro italiano degli esteri in un’intervista rilasciata al quotidiano Yediot Ahronot di Tel Aviv, in occasione della sua visita oggi in Israele. Nel presentare Terzi (ex ambasciatore a Tel Aviv) come ”uno dei maggiori amici di Israele” il giornale rileva che il ministro da’ la sensazione di essere contrario ad un attacco israeliano all’Iran in questa fase e ritiene piuttosto che si debba procedere ancora con le sanzioni.
”Le sanzioni al petrolio iraniano sono un punto di svolta” afferma terzi. ”Insieme alle sanzioni sul sistema bancario, hanno un’influenza drammatica sull’economia iraniana e hanno creato un’apertura del regime a svolgere un dialogo”. ”Nessuno – ha aggiunto Terzi – ha informazioni precise circa i tempi che occorreranno all’Iran per ottenere armi nucleari effettive. La determinazione dell’Europa ed il patto transatlantico ad impedire tale possibilita’ e’, secondo me, molto alta. Bisogna accelerare le pressioni economiche e politiche all’Iran, ampliare quanto gia’ concordato con Paesi come Russia e Cina, coinvolgere Paesi della Regione, come la Turchia, ma anche Paesi come Brasile e India, isolare l’Iran affinche non avra’ scelta”.