RUSSIA. Lavrov, ‘non stiamo puntando solo su relazioni a Est’

TMNews, 5 set 12 –

La Russia non intende rendere prioritarie le sue relazioni esclusivamente verso l’Est rispetto all’Occidente. L’ha affermato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Interfax, in una conferenza stampa a margine della riunione a livello di ministri che anticipa il summit della Cooperazione Asia-Pacifio (Apec) prevista per il 7-8 settembre a Vladivolostok. “Non può esserci un discorso su un riorientamento, perché noi siamo già orientati verso Ovest, verso Est, verso Sud e verso Nord, a causa del nostro fato, della nostra geografia e delle attività dei nostri predecessori”, ha affermato il capo della diplomazia russa. “E’ nei nostri interessi usare la collocazione geologica, geopolitica e geoeconomica della Russia al meglio, specialmente considerando ch la crescita economica e sociale della Siberia e dell’Estremo Oriente sono tra le priorità del governo russo”, ha detto ancora Lavrov.
 Di certo, le relazioni economiche russe con l’Asia sono in grande crescita. In particolare, i commerci con la Russia hanno raggiunto punte record e sembrano destinati a crescere ancora velocemente. “Con la Cina, il nostro principale partner commerciale, gli scambi hanno raggiunto il picco storico di 83,5 miliardi di dollari e l’obiettivo di portarli a 100 miliardi entro il 2015 appare realistico”, ha affermato Lavrov in un intervento pubblicato su International Life, il giornale che accompagna il vertice Apec. Nonostante la contesa territoriale che rende tuttora impossibile la firma di un trattato di pace, in stallo dalla fine della seconda guerra mondiale, vanno bene anche i commerci con il Giappone. Nel 2011 hanno raggiunto i 30 miliardi di dollari. Spettacolare la crescita degli interscambi con la Corea del Sud e con i dieci paesi che fanno parte dell’Associazione delle nazioni del Sudest asiatico (Asean). “Il commercio con la Repubblica di Corea è cresciuto a 24 miliardi di dollari, che è 11,5 volte quello del 2002”, ha scritto il ministro. Per quanto riguarda l’Asean, invece, gli interscambi “non dovevano superare il miliardo di dollari nel 2000 e hanno raggiunto un livello di 15miliardi di dollari alla fine del 2011”.