Iraq. Nomina del premier: si dimette il presidente della Repubblica Saleh

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Non conosce fine la crisi politica in Iraq. Dopo due mesi di proteste e scontri per il caro vita, la disoccupazione e la corruzione, costati quasi 500 morti e costellati di attentati, lo scorso 30 novembre si è dimesso il premier Adel Abdel Mahdi. La classe politica ha spinto quindi per un incarico ad Asaad al-Eidani, governatore della provincia di Bassora e ritenuto dagli oppositori una longa manus dell’Iran.
Già negli ultimi giorni il presidente iracheno, Barham Saleh, aveva minacciato le proprie dimissioni nel caso in cui il parlamento avesse espresso la maggioranza per un candidato filo-iraniano, malvisto dalla piazza, ma la classe politica ha voluto tirare dritto, per cui il capo dello Stato ha rassegnato le proprie dimissioni.
Ora toccherà al parlamento valutarle ed accettarle, ma Saleh è sembrato irremovibile: l’Iraq è un paese a maggioranza sunnita, sostanzialmente governato dagli sciiti filo-iraniani fin dalla deposizione di Saddam Hussein, ma le proteste ancora oggi in corso indicano il più completo fallimento dell’azione politica sul paese.