di C. Alessandro Mauceri –
Stati Uniti d’America e Israele hanno sottoscritto un accordo per la fornitura di armi e armamenti dai primi al secondo. Diverse le ragioni per cui questo accordo ha destato sorpresa. Innanzitutto per l’importo: Washington ha definito quello appena firmato il più grande pacchetto di assistenza militare nella sua storia dato che l’ammontare complessivo è di 38 miliardi di dollari in dieci anni dei quali cinque per la difesa missilistica.
Ma non basta. In base all’accordo Israele dovrà impiegare questo denaro per rifornirsi di armi statunitensi e non potrà spendere queste somme per l’acquisto di armamenti prodotti sul proprio territorio. Inoltre non potrà utilizzare il denaro ricevuto per acquistare combustibili per le forze armate.
L’accordo prevedeva inizialmente un finanziamento pari a 45 miliardi di dollari e, dopo la stipula dell’accordo sul nucleare iraniano siglato dai P5+1 (i cinque membri del consiglio di sicurezza dell’Onu, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia e Cina, più Germania) lo scorso anno, si era parlato di un possibile rinvio. Un ritardo che avrebbe rimandato la firma dell’accordo fino all’entrata in carica del nuovo presidente degli Usa. Visti i problemi degli ultimi giorni però Stati Uniti e Israele hanno deciso di accelerare i tempi.
