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Per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che si è incontrato oggi con il Segretario alla Difesa Chuck Hagel, l’Iran continua a minacciare in modo palese la stabilità della regione sia progredendo nella ricerca per la bomba atomica, sia fornendo armi all’esercito regolare siriano: si tratta, secondo Netanyahu, di “sfide” che Israele non può accettare” e difatti, secondo l’ex capo dell’intelligence israeliana, Amos Yadlin, per l’estate l’Iran supererà la linea rossa tracciata dal premier Netanyahu all’Onu lo scorso anno.
Hagel ha quindi dichiarato che gli Usa forniranno ad Israele ingenti quantitativi di armi, dal momento che “le relazioni tra i due Paesi non sono state mai cosi forti”.
Immediata la risposta di Ramin Mehmanparast, portavoce del ministro degli Esteri iraniano, il quale ha affermato che l’Iran “è forte abbastanza” da difendere il proprio diritto all’energia atomica per scopi pacifici e non consentirà alcuna ”offesa” da parte di nemici. Semmai sono le armi che arrivano da Washington a costituire “un segnale chiaro” nei confronti dell’Iran.
