ISRAELE. Rapporto Onu ritiene l’esercito di Tel Aviv responsabile dell’uccisione di palestinesi nell’estate 2014

di Enrico Oliari –

gazaSi arricchiscono di un rapporto fondamentale le indagini in corso sull’offensiva di Israele nella Striscia di Gaza dell’estate del 2014: per l’Onu l’esercito di Tel Aviv sarebbe direttamente responsabile della morte di almeno 44 palestinesi e del ferimento di 227 fra il 16 luglio e il 26 agosto, persone che avevano trovato rifugio dai bombardamenti israeliani presso le scuole della Striscia, compresi istituti di proprietà Nazioni Unite.
Se le accuse venissero confermate, Israele si potrebbe trovare in una situazione quantomeno imbarazzante, se si pensa che con gennaio la Corte penale Internazionale ha accolto la domanda di adesione dell’Autorità nazionale palestinese. L’iniziativa della Corte era stata duramente stigmatizzata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, il quale aveva affermato che “L’Anp ha lanciato una sfida e noi non ce ne staremo con le mani in mano”, “Non lasceremo che i soldati e gli ufficiali israeliani vengano trascinati davanti alla Corte dell’Aia. Sotto processo dovrebbero andare i leader dell’Autorità palestinese, alleati coi criminali di guerra di Hamas”. Per Avigdor Lieberman la richiesta dell’Anp di aderire alla Corte penale internazionale “sancisce la fine degli accordi di Oslo”, siglati fra Yasser Arafat e Shimon Peres, di cui in realtà è rimasto solo il riconoscimento reciproco Israele – Olp.
Sono 2.200 i morti della reazione israeliana sulla Striscia di Gaza dell’estate 2014.