ISRAELE. Scambio di razzi e di raid con Gaza. Aumentano i controlli su Gerusalemme Est

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gaza razziContinua la tensione fra Gaza e Israele: da giorni razzi artigianali vengono sparati dalla Striscia, azioni alle quali Tel Aviv risponde con raid aerei che colpiscono obiettivi legati ad Hamas. Il premier Benjamin Netanyahu ha rilevato oggi in occasione della seduta settimanale del Consiglio dei ministri che “Per tutto il fine settimana le nostre forze armate hanno colpito un gran numero di obiettivi in reazione agli spari dalla Striscia di Gaza” per cui “siamo pronti ad ampliare questa operazione a seconda delle necessità”.
Dei circa 60 razzi lanciati dalla Striscia, 28 hanno raggiunto il territorio israeliano senza, per altro, provocare vittime; due razzi hanno centrato due capannoni a Sderot, nel Neghev. In risposta oggi Israele ha colpito con l’aviazione 12 obiettivi provocando alcune vittime.
Dell’intensificarsi delle azioni Netanyahu ha incolpato l’Autorità nazionale palestinese, presieduta da Abu Mazen, ora che Hamas è forza di governo insieme ad al-Fatah: appare evidente che Tel Aviv ricorrerà a tale scusa per annettere altri territori, come previsto dal piano approvato in questi giorni, il quale prevede che, tra l’altro, il rafforzamento dei controlli su Gerusalemme Est.
In realtà i colloqui di pace, promossi dal Segretario di Stato Usa John Kerry, sono naufragati proprio perché il governo Netanyahu non ha mai smesso di costruire abitazioni nei territori occupati ed ha rifiutato la soluzione dei “due popoli due stati”, ovvero di riconoscere un eventuale Stato palestinese.
A ciò ha risposto Abu Mazen sottoscrivendo numerosi trattati internazionali e, appunto, coinvolgendo nel governo il partito di Hamas.
Il quotidiano Haaretz ha riportato che Tel Aviv investirà 86 milioni di dollari per i prossimi cinque anni “con il dichiarato proposito di evitare ogni possibile divisione di Gerusalemme come parte di un eventuale accordo futuro”.