ITALIA. Il premier Renzi incontra il presidente Usa Obama

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renzi obamaSi è svolto a Villa Madama l’incontro tra il premier Matteo Renzi e il presidente Usa Barak Obama: “Credo – ha dichiarato a seguito Renzi – che il dialogo di oggi confermi una grande amicizia e una grande partnership con il nostro Paese. Il ruolo degli Stati Uniti e dell’Europa, degli Stati Uniti e dell’Italia, è un punto di riferimento nella difesa dei valori e degli ideali comuni”.
Obama ha risposto affermando che “Sono colpito dall’energia e dalla visione che Matteo porta con sé in questo nuovo incarico, c’è visione, c’è ambizione ed è un fatto positivo non solo per l’Italia, ma per l’Europa. L’ho accolto in America quando era sindaco con altri sindaci e spero di accoglierlo di nuovo come primo ministro” ed “Ho fiducia nelle riforme di Renzi, il premier saprà portare avanti l’Italia”.
In merito alla questione dei tagli alla Difesa, per cui solo due giorni fa all’Aja il presidente americano ha sconsigliato la “riduzione della spesa per la Difesa di alcuni Stati” in quanto “l’Ucraina ci ricorda che la libertà non è gratis, dobbiamo pagare per avere una forza Nato credibile e deterrente”, Renzi ha detto di condividere “il pensiero del presidente Obama, quando dice che la libertà non può essere considerata gratis, non possiamo lamentarci del dolore del mondo se non ce ne facciamo carico. Per questo l’Italia ha sempre fatto la sua parte negli anni con grande dedizione e impegno”.
“L’Italia può affrontare un’eventuale crisi energetica”, ha spiegato riferendosi alla situazione ucraina, ed ha affermato che “nel rispetto della collaborazione con i nostri partner verificheremo i nostri budget per evitare gli sprechi che in alcuni settori abbiamo avuto. Serve rendere efficienti i costi della pubblica amministrazione”.
Obama ha fatto notare che il divario fra le spese per la Difesa degli Stati Uniti e dell’Europa “è diventato troppo significativo”: “noi abbiamo ridotto le spese militari, abbiamo posto fine a due guerre. Ma non possiamo accettare che gli Stati Uniti, che hanno l’esercito più grande del mondo e che sono consci della loro responsabilità, spendano per l’Europa il 3 per cento del loro pil in spese militari, mentre l’Europa spenda l’1 per cento. C’è “un impegno irriducibile che i Paesi devono avere se i Paesi vogliono essere seri nell’alleanza Nato e nella Difesa”.
Sulla questione ucraina il presidente degli Stati Uniti ha ribadito che “Noi faremo tutto quello che possiamo per sostenere l’Ucraina. Penso che sia importante che noi non promettiamo cose che poi non siamo in grado di mantenere. Possiamo fare in modo che il governo ucraino sia stabile economicamente e che le elezioni vadano avanti come previsto”. “Tutte queste cose – ha aggiunto – richiedono molto sforzo anche dall’Unione europea. Quello che ha scatenato la protesta originaria in Ucraina è il problema della corruzione, che ha portato una situazione per cui il pil della Polonia era alle stelle mentre l’Ucraina era a terra partendo dallo stesso piano qualche anno fa”. E’ quindi necessario fare “scelte difficili”, “anche Renzi deve prendere decisioni difficili, anche noi. Questa è la natura delle leadership politica”. “Continuiamo – ha aggiunto – a sperare che la Russia attraversi la porta della diplomazia e collabori con tutti noi per risolvere la questione ucraina in modo pacifico”.
Sul caso dei marò Latorre e Girone Renzi ha spiegato che “Con il presidente Obama abbiamo parlato della vicenda. Abbiamo ringraziato gli Usa per il supporto che ci hanno dato e ho chiesto al presidente Obama di poter contare su un ulteriore appoggio perché la questione sia sempre più internazionale”.
Infine il presidente del Consiglio italiano ha affermato che “Al presidente Obama vorrei dire, con grande forza, che quel messaggio ‘yes, we can’ oggi vale anche per noi in Italia” dove “finalmente vogliamo dire che è possibile cambiare le cose”.