Jpcoa: l’Iran respinge le accuse di radiazioni a scopo militare

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Manca poco al ripristino del Jpcoa, l’accordo sul nucleare iraniano da cui sono usciti gli Usa di Donald Trump nel 2018, di fatto affossandolo. Nelle ultime ore c’è stata tuttavia una battuta d’arresto dovuta ad un rapporto degli ispettori dell’Aiea, l’Agenzia atomica dell’Onu con sede a Vienna, i quali avrebbero rilevato radiazioni in alcuni siti nucleari non dichiarati in Iran. Il sospetto è che tali radiazioni possano corrispondere ad attività di carattere militare, e quindi in contrasto con l’impianto stesso dell’accordo.
Da Teheran il portavoce del ministero degli Esteri, Saeed Khatibzadeh, ha bollato come “infondate” le “dichiarazioni politicamente motivate” presenti nel rapporto, aggiungendo che “Tali dossier dovrebbero essere chiusi e le affermazioni ritirate”.
Inoltre l’Iran, che l’Aiea ha come caponegoziatore Ali Bagheri Kani, ha respinto l’ipotesi di fissare una scadenza alle trattative avanzata dagli Usa.
Fanno parte delle trattative i “5+1”, cioè Usa, Gb, Francia, Cina, Russia + Germania (Ue) e Iran.