Kenya. Ordinato all’esercito britannico di pagare un risarcimento per l’incendio causato dalla BATUK

di Alberto Galvi

Durante un’esercitazione militare in Kenya condotta dalla BATUK (British Army Training Unit in Kenya), sono stati devastati più di 4.800 ettari di terreno da un incendio provocato dai soldati. Se da un lato la base militare alimentava l’economia locale, dall’altro è stata anche coinvolta in diverse controversie. Londra ha sempre assicurato la propria collaborazione all’indagine della magistratura del Kenya, che finora non ha prodotto risultati.
Un tribunale keniota ha ordinato all’esercito britannico di pagare un risarcimento per l’incendio, ma i legali stanno utilizzando tutti i trucchi del regolamento coloniale per cercare di non pagare la somma al governo. Il tribunale ha sede vicino alla città di Nanyuki, circa 200 chilometri a nord della capitale Nairobi. I residenti nel Kenya centrale hanno denunciato la mancanza di risarcimento per un devastante incendio scoppiato nel 2021 durante un’esercitazione militare britannica, 10 giorni prima della visita del re Carlo III.
Un comitato GLC (collegamento intergovernativo) composto da rappresentanti di entrambi i paesi sta gestendo il caso. Le persone colpite chiedono un risarcimento per i danni ambientali, per le conseguenze sulla salute.
Il re Carlo III e sua moglie, la regina Camilla, visiteranno il Kenya dal 31 ottobre al 3 novembre, il primo viaggio in un paese del Commonwealth da quando è diventato re l’anno scorso, e la sua quarta visita ufficiale in Kenya. Il monarca britannico visiterà Nairobi e la città portuale di Mombasa, ma non la città di Nanyuki, dove ha sede il BATUK.