La diplomazia italiana rinnova il supporto ai paesi SIDS (Small Island Developing States)

di Giorgio Fioravanti –

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, a margine del vertice multilaterale tenutosi a fine luglio presso la sede della FAO a Roma, ha ribadito ai rappresentanti dei cosiddetti SIDS (Small Island Developing States) l’impegno della diplomazia italiana a cooperare con i governi locali per contrastare efficacemente i fenomeni legati ai cambiamenti climatici, ai quali i remoti stati insulari di piccole dimensioni sono particolarmente vulnerabili.
L’impegno italiano nei confronti di uno sviluppo sicuro e sostenibile dei SIDS si inserisce in un framework di assistenza finanziaria e formativa inaugurato nel 2017, a seguito della firma di un programma di “capacity building” a vocazione sostenibile tra il governo italiano e l’AOSIS, l’Alleanza dei piccoli stati insulari, che funge da forum di dialogo e di lobbying per i governi degli stati membri del gruppo SIDS.
Tale partnership è stata in seguito ampliata nell’ottobre 2021 con la firma del “Protocollo di Intesa Italia – AOSIS 2022-2024”, che aumenta i finanziamenti che il Ministero dell’Ambiente italiano riserva al programma di formazione (fellowship) per giovani esperti provenienti dai paesi SIDS sui temi dello sviluppo sostenibile, del cambiamento climatico e della gestione delle risorse marine.
Partendo da una logica di cooperazione allo sviluppo tramite la condivisione delle conoscenze, la diplomazia italiana si configura ancora una volta come attore protagonista di iniziative di sensibilizzazione e di modernizzazione nel contesto della comunità internazionale. In qualità di membro del Comitato organizzatore della prossima Conferenza ONU per i Paesi SIDS (UN SIDS4), convocata per il 2024 dall’Assemblea generale ONU con la Risoluzione 77/245 ed ospitata da Antigua e Barbuda, nei Caraibi americani centrali, l’Italia avrà la responsabilità, ma anche l’opportunità, di coinvolgere il maggior numero possibile di attori, tanto statali quanto non statali e privati, nella causa dei paesi SIDS.
Data l’urgenza dei temi trattati e la vulnerabilità intrinseca a cui sono soggetti tali territori, sarà fondamentale la capacità persuasiva, peraltro ben nota a tutti gli attori diplomatici, che la diplomazia italiana saprà esercitare esternamente, sempre con l’obiettivo di contribuire ad un futuro sviluppo sicuro e sostenibile anche per gli stati insulari più remoti e vulnerabili.