La guerra della criminalità organizzata a Manaus

di Giuliano Bifolchi –

brasile poliziotto manausItalia, Inghilterra e Stati Uniti giocheranno i propri incontri della Coppa del Mondo a Manaus, città dello stato dell’Amazzonia situata nella parte settentrionale del Brasile e considerata da molti un vero hub del narcotraffico dove due note e potenti cartelli (Primeiro Comando do Capital e Familia del Nord) si stanno contendendo il controllo.
La città di Manaus è un vero e proprio centro logistico di trasporto per merci legali ed illegali; centro di importanti industrie di motociclette, televisioni, telefoni cellulari ed altri prodotti di informatica, venduti tutti con tassi incentivanti, Manaus deve essere considerata come un vero hub per il network del narcotraffico che partendo dalla Colombia e dal Perù trasporta la droga sul mercato europeo e su quello interno brasiliano.
Attualmente sono due i gruppi criminali che si contendo il controllo di questo “paradiso” di illegalità: il Primeiro Comando da Capital – PCC, i cui legami secondo una recente ricerca effettuata da Southern Pulse riguarderebbero anche le forze federali, e la Familia del Nord (FDN).
brasile pccIl PCC è una organizzazione criminale di base a São Paulo la cui influenza si è estesa in tutto il paese arrivando a dominare anche il sistema carcerario nazionale; a Manaus il PCC detiene il controllo alcune prigioni come l’Instituto Penal Antônio Trindade (Ipat), ed è in lotta con la FDB per il controllo totale della città. La manifestazione maggiore della loro rivalità è rappresentata dall’utilizzo che fanno delle rivolte carcerarie per attaccare i rispettivi nemici; entrambi sanno infatti che soltanto attraverso il controllo delle prigioni è possibile controllare e dirigere il mondo criminale cittadino.
La FDN ha rapporti con due organizzazioni crininali formate sotto la tutela di un grande gruppo come il Comando Vermelho (Commando Rosso – CV); diretta da tre uomini – Roberto Fernandes, conosciuto come Ze Roberto de Compensa, Gelson Carnauba, e Joao Pinto Carioca, aka Joao Branco – i primi due sono stati sentenziati a scontare una pena nel Complexo Penitenciario Anisio Jobim (Compaj) di Manaus, cattività che non gli impedisce di dirigere le operazioni anche al di fuori delle mura del carcere.
brasile fdnLa FDN ha suddiviso il territorio di Manaus con l’intento di governare al meglio l’ambiende criminale cittadino e di evitare conflitti interni; negli anni 2000 il gruppo criminale ha iniziato la sua alleanza con il CV nel momento in cui i trafficanti di droga dell’Amazzonia nella prigione federale del Mato Grosso iniziarono ad allacciare rapporti con Fernandinho Beira-Mar anche egli detenuto nella stessa prigione.
Grazie a tale associazione il CV ha installato a Manaus la propria base per dar vita ad una serie di operazione in supporto delle loro importazioni di armi e droga dalle Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (FARC); grazie quindi ai rapporti esistenti con il CV la FDN ha potuto resistere al PCC utilizzando il potere locale per respingerne l’avanzata.
La lotta tra i due gruppi non attrae l’attenzione dei media i quali danno risalto soltanto ai raid della polizia; secondo un’analisi degli omicidi nella città di Manaus, circa il 70% deriva dalla guerra tra questi due gruppi organizzati che si svolge a livello locale e stradale caratterizzata da piccoli gruppi armati i quali, abili a distinguersi tra la popolazione, eseguono omicidi su piccola scala nei confronti di debitori (consumatori di droga) e dei rivali.

Articolo in media partnership con secur fuori