Laos. Il paese asiatico è diventato un corridoio vitale per il traffico di droga

di Alberto Galvi

Il Laos è diventato un corridoio vitale per il traffico di droga in Asia, cosa che ha spinto i prezzi verso i minimi storici, con le pillole che vengono ora vendute a soli 0,24 centesimi di dollari l’una, più economiche della maggior parte dei beni di prima necessità come cibo e acqua. Ora il farmaco psicotropo è accessibile a tutti in una delle zone più povere dell’Asia.
L’area che comprende Thailandia, Myanmar e Laos, il cosiddetto Triangolo d’Oro, è da tempo uno dei principali punti caldi della produzione di droga a livello mondiale. Storicamente era noto per l’oppio, ma negli ultimi anni i cartelli della droga si sono rivolti alla produzione di pillole di metanfetamine.
I gruppi in Myanmar sono al centro di questo commercio lungo il confine permeabile con il Laos. Per decenni il traffico di droga ha fornito fondi vitali ai gruppi armati etnici e alle milizie di allineamento militare nello stato in difficoltà, con i narcotici che fluiscono attraverso il confine verso Cina, Laos e Thailandia e sul mercato internazionale.
La crescente produzione del settore delle sostanze stupefacenti è stata di fatto accelerata dal colpo di Stato in Myanmar. La rimozione da parte dei generali del governo democraticamente eletto della Lega Nazionale per la Democrazia ha scatenato proteste diffuse, e la brutale risposta dell’esercito ha spinto il movimento pro-democrazia in una resistenza armata a livello nazionale.L’aumento dell’illegalità e l’intensificarsi dei combattimenti in tutto il paese hanno ostacolato gli sforzi antidroga di alcuni gruppi armati etnici e delle autorità del Myanmar. Anche altre milizie sotto il comando militare hanno fatto ricorso alla droga per finanziare cibo e stipendi per i loro soldati.
Il caos ha portato a flussi record di narcotici oltre il confine con il Laos, diventando un importante passaggio per la droga nella regione, anche se le autorità laotiane hanno registrato numerose vittorie contro i trafficanti. Un rapporto dello scorso giugno dell’UNODC (United Nations Office on Drugs and Crime) ha anche mostrato un secondo anno consecutivo da record per i sequestri di compresse di metanfetamine in Laos. Gruppi criminali provenienti da tutta la regione hanno iniziato a spostarsi dopo la riapertura dei confini, che erano rimasti chiusi a causa della pandemia.