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Dal Libano continuano ad arrivare in Siria combattenti sunniti che si uniscono agli insorti, per cui il presidente del paese mediorientale, Michel Suleyman, ha imposto una maggiore sorveglianza delle frontiere.
Bashar al-Assad ha infatti minacciato ritorsioni se non finirà il flusso di sostenitori che attraversano il confine occidentale e Suleyman ha già da giorni ribadito la neutralità del suo paese: “la stabilità del Libano riguarda tutti noi”ha dichiarato, “non bisogna inviare combattenti in Siria oppure accoglierli, dobbiamo mantenere una stretta neutralità”.
Da tempo, tuttavia si è al corrente del sostegno che gli hezbollah libanesi danno al regime di al-Assad, cosa denunciata anche dall’opposizione siriana e testimoniata dall’uccisione del generale Hassan Shateri, iraniano e sostenuto dagli hezbollah, morto in Libano nel febbraio scorso.
