Libia. Haftar torna a bombardare Tripoli, missili vicino all’ambasciata italiana

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Al fine di alleggerire la pressione sull’aeroporto strategico di al-Waitya, da giorni sotto attacco da parte dei regolari di Tripoli, il generale “di Tobruk” Khalifa Haftar ha ordinato l’intensificazione dei bombardamenti sulla capitale libica. Ieri sera missili sono caduti su edifici vicini alla residenza dell’ambasciatore italiano in Libia, Giuseppe Buccino Grimaldi, azione che ha comportato un bilancio di cinque morti. L’agenzia turca Anadolu ha riportato quanto riferito dal consulente media per il ministero della Sanità Amin al-Hachimi, ovvero che “Il raid della milizia di Haftar nella zona di Zawiyat al-Dahmani ha causato finora 3 morti”, di cui due agenti della sicurezza del ministero dell’Interno, “e 4 feriti”, compresi un volontario della Mezzaluna Rossa e un altro agente del ministero dell’Interno. Altri razzi sono caduti sull’aeroporto di Mitiga e sulla zona del porto.
Con un comunicato la Farnesina ha condannato l’accaduto commentando che “Questi attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana”, e vicinanza all’ambasciatore Buccino Grimaldi è stata espressa da Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli Italia. Marsiglia si è da subito sincerato dell’incolumità delle persone “in una guerra che non si ferma nei per il Ramadan, ne’ per le missioni diplomatiche. Non riteniamo sia stata un’offensiva all’Italia o alla Turchia, visto la vicinanza delle sedi di ambasciata. Casualmente l’attacco è avvenuto in prossimità degli edifici”.