LIBIA. Il capo anticrimine, “ho rapito Zeidan per droga e corruzione”

Agi

zeidan aliAbdelmonem Essid, capo dell’unità anti-crimine del ministero dell’Interno libico, ha rivendicato il rapimento lampo del 10 ottobre del premier Ali Zeidan”: “Sono stato io ad aver arrestato Ali Zeidan e ne sono orgoglioso”. Le sue parole sono state pronunciate durante la conferenza stampa improvvisata da due deputati islamisti, Mohammed al-Kilani e Mustafa al-Triki, accusati oggi da Zeidan di essere stati i mandanti del suo sequestro, durato in tutto sei ore. Essid ha tentato di giustificare l’arresto di Zeidan accusandolo di essere coinvolto di due casi di ‘traffico’ di droga e corruzione. “Droga è stata sequestrata dall’auto di Ali Zeidan a giugno”, ha raccontato. I due deputati si sono limitati a evidenziare che Zeidan ha puntato il dito contro di loro “per coprire il suo fallimento” nella gestione del Paese.
I due hanno ammesso di aver cercato di far cadere il governo del premier ma di non aver ottenuto un sufficiente sostegno in Parlamento. Lo scambio di accuse, che alla fine non ha portato finora ad alcuna conseguenza, dimostra ancora una volta l’instabilità della Libia a due anni esatti dall’uccisione di Muammar Gheddafi, linciato dalla folla a Sirte il 20 ottobre del 2011.