LIBIA. Il premier “di Tobruk” al-Thani annuncia le dimissioni, subito smentite

di Belkassem Yassine

al-thani abdullahNonostante le trattative per il processo di pace mediato dall’inviato dell’Onu siano a buon punto, ieri sera in diretta tv il premier del governo libico “di Tobruk”, frutto delle elezioni di giugno 2014 e riconosciuto dalla comunità internazionale, abdullah al-Thani, ha annunciato le sue dimissioni.
al-Thani, che è stato obiettivo di un attentato in maggio, ha affermato che “Se la mia uscita è la soluzione, bene allora annuncio le mie dimissioni adesso”.
Da lì a poco vi è stata una sorta di marcia indietro e la notizia delle dimissioni è stata smentita dal portavoce dello stesso governo, Hatim al-Arabi, secondo il quale al-Thani, in uno scatto d’ira dovuto alle pressanti domande dell’intervistatore, ha solo manifestato la sua disponibilità generica a dimettersi ove mai il popolo dovesse chiederlo: “Il premier non si è ufficialmente dimesso – ha comunicato al-Arabi – poichè le dimissione devono essere presentate per iscritto al Parlamento, che le può accettare o respingere”.
Nel luglio scorso parti libiche hanno firmato in Marocco, “l’accordo di Skhirat di pace e di riconciliazione” dopo diversi mesi di negoziazioni sotto l’egida dell’Onu, tuttavia in assenza dei rappresentanti del Congresso Generale nazionale “di Tripoli”, non riconosciuto se non da Qatar e Turchia, in quanto hanno chiesto modifica di quanto convenuto.
I principali attori della crisi libica sono riuniti a Ginevra da ieri per valutare la situazione: Leon ha spiegato che si sta cercando ora di operare con tutte le fazioni libiche per affinare le cose concordate e quindi arrivare alla formazione del governo d’unità nazionale all’inizio di settembre.
Dal 2011, dopo la caduta del regime Gheddafi, la Libia, in preda al caos, conta due parlamenti e due governi rivali, uno a Tripoli (Ovest) guidato da Khalifa al-Ghweil e dalla coalizione di milizie islamiste Fajr Libya, e l’altro a Est.