Libia. L’ex premier “di Tripoli” al Ghweil attacca la visita di Gentiloni

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al-ghweil khalifaL’ex premier del governo islamista “di Tripoli” Khalifa al-Ghweil, ritiratosi a Misurata dopo l’arrivo nella capitale di Fayez al-Serray lo scorso 30 marzo, ha attaccato duramente la visita del ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni a Tripoli di due giorni fa, parlando di “atto di illegalità che viola la sovranità libica garantita dall’unico esecutivo legittimo. Il nostro”.
In realtà il governo “di Tripoli”, presieduto in un primo momento da Omar al-Hassi, ha preso il potere nel giugno del 2014 scalzando e costringendo alla fuga a Tobruk i deputati e il governo eletto nelle uniche elezioni che si sono tenute dopo la caduta di Muammar Gheddafi. A permettere l’istaurazione di un governo islamista, prontamente riconosciuto da Turchia e Qatar, era stata la battaglia delle varie sigle islamiche di Alba della Libia (compreso Ansar al-Sharia) e della tribù di Misurata contro quelle della tribù di Zintan. E’ stato il consiglio degli anziani della tribù di Misurata a raccomandare a al-Ghweil di farsi da parte, proprio per lasciare il posto al governo di Fayez al-Serraj, frutto delle trattative mediate dall’Onu.
al-Ghweil ha commentato in un’intervista alla Stampa che “Non è stato affatto piacevole quello che ha fatto il governo italiano, soprattutto alla luce dei buoni rapporti che l’Italia e la Libia hanno avuto per molti anni. Non è tollerabile”. “A comandare è il popolo libico – ha aggiunto – la cui espressione è il parlamento di Tripoli che ci ha conferito il mandato di governo. Noi abbiamo il controllo dell’80% del territorio. Se poi arriva uno qualsiasi e pretende di comandare perché sponsorizzato da Europa o Onu non ci interessa, noi facciamo gli interessi del popolo libico, a loro rispondiamo”.