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Sarebbe stato ucciso in un raid statunitense mirato nell’est della Libia il superterrorista algerino Mokhtar Belmokhtar, noto come Mr. Marlboro in quanto finanziava la lotta jihadista in Mali, Algeria e Libia con il contrabbando di sigarette, ma anche di droga.
Il suo nome è legato a numerosi sequestri ed attacchi, fra i quali quello all’impianto di gassificazione di In Amenas del gennaio 2013, costato la vita a 39 persone.
Già membro di al-Qaeda e combattente in Afghanistan, Belmokhtar era passato in al-Qaida del Maghreb islamico (Aqim), per poi fondare al-Mourabitoun, gruppo legato a doppio filo con al-Qaeda tanto che lo stesso leader terrorista era comparso nel maggio scorso per smentire l’adesione al Daesh (isis) e riaffermare la fedeltà ad Ayman al-Zawahiri.
Non è la prima volta che viene annunciata la sua morte, per altro anche in quest’occasione smentita da un jihadista che funge da contatto con l’Associated Press, tuttavia oltre agli Usa la cosa è stata confermata anche dal governo libico riconosciuto “di Tobruk”.
