L’Onu delinea la piattaforma continentale: le Malvine (Falkland) sono in zona argentina

di C. Alessandro Mauceri

MalvineLe Nazioni Unite hanno scritto la parola “Fine” sul conflitto tra Argentina e Regno Unito per le isole Falkland (Malvinas).
La Commissione delle Nazioni Unite, sui limiti della piattaforma continentale, ha dichiarato che le isole si trovano su zona di pertinenza dell’Argentina, e grazie a questa decisione aumenterà la dimensione del proprio territorio nel Sud Atlantico del 35 per cento.
La sentenza della Commissione delle Nazioni Unite non si è limitata ad una valutazione di carattere scientifico, ma ha incluso un avvertimento in merito alla controversia diplomatica, fino a poche settimane fa irrisolta, tra Argentina e Gran Bretagna e riguardante le isole Falkland.
Fino ad ora le isole Falkland, sebbene territorio autonomo, erano sotto il controllo della Gran Bretagna, che si era dichiarata “responsabile” per la loro difesa e per gli affari esteri, cosa rimarcata dopo l’invasione da parte dell’Argentina del 1982. Per questo il governo britannico ha dichiarato che gli isolani non possono essere obbligati ad accettare la sovranità argentina contro la propria volontà.
Nei giorni scorsi, però, per la prima volta dall’inizio del conflitto le navi della marina inglese hanno abbandonato i pattugliamenti introno all’arcipelago delle Falkland. Dall’inizio del conflitto, infatti, la Royal Navy è stata impegnata a fornire una “presenza permanente” e soprattutto una sorveglianza militare.
Un intervento quello britannico ben visto dagli abitanti dell’arcipelago soprattutto perchè i pattugliamenti per sorvegliare il territorio e le aziende interessate nell’esplorazione petrolifera nella zone di mare vicine hanno avuto ripercussioni positive sull’economia delle Falklands, basata quasi esclusivamente sull’agricoltura.
È per questo motivo che il primo commento alla notizia della decisione delle Nazioni Unite non è stato euforico. Mike Summers, presidente dell’Assemblea legislativa delle Isole Falkland, ha dichiarato che “Abbiamo sempre pensato che l’ONU non avrebbe mai approvato la domanda di estensione continentale specie in aree oggetto di contese”.
Ben diverso il tono con cui le autorità argentine hanno commentato la notizia: “Si tratta di un’occasione storica per l’Argentina perché abbiamo fatto un salto enorme nella delimitazione della linea esterna della nostra piattaforma continentale”, ha detto il ministro degli Esteri argentino Susana Malcorra, la quale ha aggiunto che “Questo conferma i nostri diritti di sovranità sulle risorse della nostra piattaforma continentale”.
Grazie alla decisione dell’ONU le acque territoriali del paese sud americano sono aumentate di ben 1,7 milioni di chilometri quadrati (0,66 milioni di miglia quadrate).