Malawi. Chakwera inizia il mandato: lotta alla corruzione e alla crisi economica

di Alberto Galvi

Il nuovo presidente del Malawi, Lazarus Chakwera di 65anni, ha inaugurato nella capitale Lilongwe, il suo nuovo mandato presidenziale in seguito alla sua vittoria nelle elezioni del 23 giugno scorso.
Precedentemente il Malawi era andato alle urne nel maggio 2019, in cui era stato dichiarato vincitore Peter Mutharika, ma Chakwera, e il vice presidente Saulos Chilima hanno denunciato delle irregolarità. La Corte suprema del Paese ha così concordato nuove elezioni vinte questa volta da Lazarus Chakwera.
Il leader dell’opposizione è un ex chierico. Chakwera ha iniziato a far politica nel 2013, mentre precedentemente era stato presidente delle Assemblee di Dio del Malawi, un’associazione che riunisce diverse chiese pentecostali del Paese.
Chakwera ha annunciato diverse misure per lo sviluppo del Paese, necessarie dopo 26anni di cattiva amministrazione, mentre il suo partito il MCP (Malawi Congress Party) era all’opposizione. Il compito del nuovo esecutivo non sarà facile, come rilanciare l’economia e riformare il settore civile e pubblico.
Il neo presidente eletto è nato a Lilongwe in un villaggio a ovest della capitale del Malawi, il 5 aprile 1955 da una famiglia di contadini, successivamente si è laureato in filosofia e teologia. Tra le riforme da lui volute c’è quella che riguarda l’aumento del salario minimo nazionale. Chakwera è a capo di una coalizione composta da nove partiti, la Tonse Alliance.
Il neo presidente eletto ha promesso di combattere la corruzione sempre più dilagante nel Paese. Tra le varie riforme da attuare c’è anche quella di diminuire i poteri della presidenza e consentire alle istituzioni di operare in modo indipendente, compresi il Parlamento e l’Ufficio anticorruzione.
Chakwera ha dichiarato di non poter sviluppare il Paese da solo e si incontrerà con i leader dell’opposizione ogni tre mesi per ascoltare modi alternativi di gestire gli affari del governo.
La sua campagna elettorale è stata incentrata su tre temi principali: la creazione di posti di lavoro, il sussidio per i fertilizzanti universali e la liberazione del Paese dal tribalismo, che è uno dei principali vizi di cui è stata accusata l’amministrazione della Mutharika.
Tra i provvedimenti di già assunti da quando è stato eletto il neo presidente del Malawi sono state sciolte le sessanta commissioni parastatali. Da allora i malawiani sui social media hanno accolto con favore lo scioglimento dei consigli di amministrazione, affermando che le riforme in alcune istituzioni statali erano attese da tempo.
Tra le commissioni disciolte vi sono l’emittente statale, la commissione per il tabacco, l’autorità di regolamentazione delle comunicazioni, l’ufficio per le norme e la commissione per l’approvvigionamento di elettricità.
Il nuovo presidente ha incaricato il vicepresidente Saulos Chilima di riformare il servizio pubblico poiché molti malawiani hanno perso la fiducia nelle istituzioni statali che vengono viste come inefficienti e corrotte.
Chilima è stato anche nominato ministro della Pianificazione economica nel nuovo gabinetto. Finora il presidente Chakwera ha già nominato cinque membri del nuovo esecutivo. Presto verranno annunciati i nomi degli altri ministri.