Malawi. Il governo ha chiuso l’Università di Mzuzu a seguito delle proteste contro l’aumento delle tasse

di Alberto Galvi

Il governo del Malawi ha chiuso a tempo indeterminato l’Università di Mzuzu a seguito delle violente proteste studentesche causate del recente aumento delle tasse. La polizia ha detto che 16 studenti sono stati arrestati e accusati di disturbo alla quiete pubblica. Il governo e gli studenti devono trovare un modo per risolvere pacificamente questa controversia e garantire che l’istruzione continui per tutti gli studenti di Mzuni.
Il cancelliere dell’Università di Mzuzu, Yonamu Ngwira, ha sospeso le lezioni e ha ordinato a tutti gli studenti di lasciare il campus, affermando che la decisione mira a preservare l’ordine e proteggere la proprietà dell’università. Gli studenti hanno bloccato la strada principale e hanno assediato due ambulanze che stavano portando i pazienti in ospedale, costringendo la polizia del Malawi a sparare gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. La chiusura temporanea dell’Università rappresenta un grave disagio per la formazione degli studenti e per le attività di ricerca e didattica della facoltà. È anche una perdita per la comunità, in particolare a Luwinga, dove si trova l’università Mzuni, che contribuisce in modo determinante all’economia della regione.
Il governo ha difeso l’aumento delle tasse, sostenendo che è necessario per coprire i crescenti costi dell’istruzione. Tuttavia gli studenti sostengono che l’aumento delle tasse è ingiusto, soprattutto per gli studenti provenienti da famiglie a basso reddito. L’Università del Malawi a luglio ha annunciato un aumento delle tasse da circa 350 a 600 dollari a semestre per gli studenti universitari e da circa 780 a 920 dollari a semestre per gli studenti laureati. Gli studenti hanno affermato che gli aumenti erano troppo elevati e hanno dato al presidente del Malawi Lazarus Chakwera 14 giorni per intervenire, ma non l’ha fatto.