Malawi. Nuovo accordo con il Fondo Monetario Internazionale

di Valentino De Bernardis –

Mutharika peterDopo un anno vissuto sulle montagne russe tra crisi politico-istituzionali (elezioni presidenziali di maggio contestate da più parti) ed emergenze economico-finanziarie (Cashgate e conseguente passo indietro dei paesi donatori ad elargire aiuti economici), il Malawi si prepara ad archiviare il 2014 con una buona notizia. La visita del Fondo Monetario Internazionale (10-17 dicembre) ha portato ad un accordo per certi aspetti non cosi scontato.
Oral Williams, capo della missione Fmi, durante la conferenza stampa del 18 dicembre a Capital Hill, pur riconoscendo le enormi difficoltà che Lilongwe si trova ancora a dover affrontare, intrappolato nella melma del Cashgate (scandalo in cui i funzionari governativi sono sotto indagine per aver sottratto alle casse dello Stato circa 100 milioni di dollari), ha però apprezzato le misure che il presidente Peter Mutharika ed il ministro dell’Economia e delle Finanze Goodall Gondwe si sono impegnati ad intraprendere per risanare le finanze del piccolo stato dell’Africa australe.
L’accordo raggiunto tra le due delegazioni rientra nel quadro dell’Extended Credit Facility (ECD), uno strumento del Fmi per il sostegno a medio termine rivolto ai paesi a basso reddito, caratterizzato da un tasso di interesse che si aggira attorno allo 0%, un grace period di 5 anni e mezzo con una scadenza finale di 10 anni. In tal modo Lilongwe potrebbe beneficiare di un livello superiore di accesso al finanziamento, termini maggiormente agevolati e migliore flessibilità nella progettazione del programma, per una somma di 20 milioni di dollari.
Come testé accennato il governo da parte sua si è impegnato, tra le altre cose, a far scendere il tasso d’inflazione al di sotto del 10% (previsioni del 2014 sono del 15,2%) e aumentare le proprie riserve valutarie. Questioni non certo secondarie in quello che è stato classificato come l’ottavo paese più povero del continente tridentino nel 2014, con un PIL pro-capite di 893,84 dollari (settimo è il Niger con 853,43 dollari, mentre nono è il Madagascar 972,07 dollari).

Macro-indicatori economici del Malawi

malawi fmi fuori

Fonte: africaneconomicoutlook, 25 agosto 2014.

Nella decisione del Fmi hanno certamente giocato un ruolo di non secondaria importanza alcune disposizioni del governo di Lilongwe, annunciate nei giorni precedenti la missione, per rassicurare gli attori internazionali sulla volontà riformatrice del nuovo esecutivo. La prima azione risale al 7 dicembre con la decisione del presidente Mutharika, e del vicepresidente Saulos Chilima, di voler temporaneamente rinunciare al prestabilito aumento dell’80% dei loro salari in solidarietà con la popolazione, che vive una situazione di dura crisi economica. La seconda è datata 9 dicembre, giorno in l’Ufficio Anti-Corruzione (ACB) ha emesso un mandato d’arresto nei confronti dell’ex presidente Joyce Banda, in merito al citato Cashgate.
Ad ogni modo, quale sia stato il catalizzatore che abbia favorito l’accordo tra le parti in causa, prima che esso possa entrare in vigore ha bisogno dell’approvazione del Comitato Esecutivo del FMI, che è prevista per i primi mesi del 2015.

Nella foto: il presidente Peter Mutharika

Twitter: @debernardisv