MALESIA. Ancora mistero sull’aereo scomparso: forse immigrati iraniani clandestini quelli con i passaporti falsi

Notizie Geopolitiche –

malesia aereo caduto rottaE’ sempre più mistero sulle cause della sparizione del Boeing 777 della Malaysia Airlines disperso nel mare del Vietnam con a bordo 239 persone ormai 4 giorni fa: l’aereo, nelle cui ricerche sono impegnate 100 navi e decine di aerei inviati da diversi Paesi, tra cui la Cina e gli Stati Uniti, era partito da Kuala Lumpur e doveva arrivare a Pechino, ma improvvisamente se ne sono perse le tracce. E qui sta la prima incognita: la scatola nera avrebbe dovuto inviare dei segnali per localizzare il velivolo, cosa che non è avvenuta.
Altro fatto insolito: i piloti non hanno lanciato alcun segnale di allarme, né di problemi tecnici, prima che il volo scomparisse dai radar.
Dei quattro passeggeri saliti a bordo con passaporti falsi, tra i quali quello dell’italiano Luigi Maraldi, uno è stato identificato come un 19enne iraniano, probabilmente intenzionato ad arrivare in modo clandestino in Germania, di cui si è comunque appurata l’estraneità con il terrorismo.
Quasi sicuramente anche il compagno di viaggio era della stessa nazionalità, in quanto l’agenzia di viaggio che ha prenotato sul Boeing 777 della Malaysia Airlines i posti dei due passeggeri che viaggiavano con passaporti rubati ha comunicato di aver agito su richiesta di un uomo di affari iraniano. La prenotazione prevedeva che i due uomini viaggiassero insieme fino ad Amsterdam, dove poi si sarebbero imbarcati su voli separati: uno per Copenhagen e l’altro per Francoforte.