Marò: la Corte di Amburgo sospende le iniziative di India e Italia: Latorre e Girone rimangono al momento dove si trovano

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Latorre gironeLa Corte internazionale del mare di Amburgo alla quale l’Italia, su accordo con l’India, ha fatto appello per l’arbitrato sul caso dei marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, ha stabilito che i due paesi sospendano le istanze di far rientrare rispettivamente Latorre in India e Girone in Italia, rinviando tutto all’arbitrato internazionale dell’Aja.
Ha quindi chiesto che vengano sospesi gli altri gradi di giudizio, ovvero, come ha spiegato al meeting di Rimini il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, “Non sarà la giustizia indiana a gestire la vicenda ma l’arbitrato internazionale come l’Italia aveva chiesto”.
Mentre Latorre si trova in Italia in convalescenza a seguito di un attacco ischemico per cui è stato operato a gennaio, Girone continua a trovarsi bloccato in India, dove vive e lavora presso l’ambasciata italiana a Nuova Delhi.
“L’Italia sperava diversamente: avevamo chiesto altre cose, la sentenza non va nella direzione che avevamo richiesto”, ha affermato sempre da Rimini il ministro dei Trasporti Graziano del Rio rifacendosi alla richiesta di far rientrare Girone per la durata dell’arbitrato, il quale ha aggiunto che “Il governo non può fare altro che prenderne atto, poi si decideranno ulteriori passi da parte del presidente del Consiglio e dei ministri competenti”.
I due fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono accusati di omicidio in quanto il 15 febbraio 2012 avrebbero, stando alle accuse, sparato dalla petroliera Enrica Lexie uccidendo due pescatori dell’imbarcazione St. Anthony, scambiati per pirati: si trattava del conduttore Valentine Gelastine e del pescatore Ajesh Binki, morti mentre gli altri nove membri dell’equipaggio dormivano.
Il Tribunale del mare è chiamato a decidere una volta per tutte se i due marò andranno processati in Italia o in India.