Maternità surrogata, primo “sì” della Camera al reato universale

Zanella, 'Onu sancisca divieto globale'.

di Mariarita Cupersito

Via libera della Camera alla proposta di legge che introduce il reato universale per la maternità surrogata: con 166 voti a favore, 109 contrari e 4 astenuti, la Camera ha approvato il disegno di legge del centrodestra che mira a perseguire i cittadini italiani che aderiscono a tale pratica anche qualora ciò avvenga all’estero. La maternità surrogata è infatti vietata in Italia dal 2004, ma è consentita in altri Stati dove si recano le coppie italiane intenzionate ad avere un figlio con questa tecnica.
La proposta, a firma della deputata di Fratelli d’Italia Carolina Varchi, prevede il rischio di detenzione in carcere fino a due anni per i cittadini italiani che ricorrono alla maternità surrogata all’estero e poi fanno rientro in Italia. Il testo passa ora al Senato, che esaminerà la proposta a settembre.
“Sul piano pratico non otterrà nessun effetto”, ha dichiarato la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi nel corso di un’intervista a La Stampa. “Nessun Paese dove la gestazione per altri è consentita collaborerà. I processi ai genitori resteranno senza condanne, ma i figli avranno lo stigma di essere figli del reato. La Consulta cancellerà questa legge prima che produca effetti dannosi”, ha aggiunto.
Le riserve sul piano giuridico mosse dalle opposizioni erano state sollevate anche da vari giuristi nel corso delle audizioni, ma la relatrice Varchi ha precisato che l’introduzione del reato universale serve a disincentivare proprio il ricorso alla maternità surrogata all’estero.
Il più critico verso il disegno di legge è stato il segretario di +Europa Riccardo Magi, il quale ha presentato un emendamento che legalizza la maternità surrogata solidale (in cui la madre surrogata riceve denaro solo a titolo di di rimborso spese). L’emendamento è stato respinto dal centrodestra ma ha diviso le opposizioni.
Luana Zanella, portavoce del gruppo dei Verdi e Sinistra Italiana, ha negato che possa esistere una maternità surrogata solidale, aggiungendo che tale pratica sfrutta inevitabilmente il corpo delle donne ed è una violenza anche nei confronti del bambino che viene poi allontanato dalla madre.
Zanella ha poi presentato un ordine del giorno che impegna il governo a intraprendere azioni diplomatiche affinchè l’Onu sancisca il divieto globale per la maternità surrogata, come è avvenuto nel 2022 per le mutilazioni genitali femminili.