MESSICO. Decine di giornalisti aggrediti nelle manifestazioni antigovernative

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messicoDiventa sempre più difficile esprimere dissenso in Messico verso le riforme strutturali messe in campo dal governo di Pena Nieto: spesso le manifestazioni finiscono in scontri con le Forze dell’ordine, come nel caso della manifestazione degli insegnanti del 14 settembre scorso. Difatti l’esecutivo ha toccato temi delicati, come quelli dell’energia, del petrolio, dell’istruzione e delle relative privatizzazioni, per cui la stampa che non si allinea viene ad essere scomoda.
Tuttavia vi è da segnalare la forma di repressione in atto nei confronti dei giornalisti che nell’informazione si dissociano dall’operato del governo, un’odiosa situazione che vede gli operatori della stampa fermati in occasione delle manifestazioni e spesso aggrediti dalle cariche della polizia. La cosa è stata appurata anche da una video-denuncia che ha mostrato l’aggressione ed i fermi subiti da una cinquantina fra giornalisti ed operatori della stampa in occasione degli scontri fra autonomi e forze dell’ordine durante le manifestazioni dello scorso 2 ottobre.
I giornalisti hanno quindi chiesto all’unanimità di fermare la violenza nei confronti di chi, nella piena libertà di espressione garantita dalla Carta costituzionale, sta semplicemente svolgendo il proprio lavoro.