Messico. Elezioni di medio termine: Obrador e i suoi alleati hanno ottenuto 11 governatori su 15

di Alberto Galvi

Alle elezioni di medio termine il partito Morena (Movimiento Regeneración Nacional) del presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador ha perso la maggioranza assoluta alla Camera bassa, anche se potrebbe ancora costruirla con i voti dei suoi alleati. I risultati preliminari hanno mostrato che la coalizione del presidente detiene ancora la maggioranza semplice al Senato e con il supporto di altri alla Camera dei deputati, il che è sufficiente per approvare le leggi.
Questi risultati sono visti come il giudizio dei cittadini messicani degli oltre 2 anni di presidenza di Lopez Obrador, oscurati dalla politica per la pandemia di coronavirus e dalla violenza legata ai cartelli della droga.
Nei mesi precedenti decine di politici sono stati assassinati durante la campagna elettorale. Dei 15 governatorati in gioco, ne hanno ottenuti 11 Morena e i suoi alleati, 2 per il PAN (Partido Revolucionario Institucional), 1 per il MC (Movimiento Ciudadano) e 1 la la coalizione tra il PT (Partido del Trabajo) e il PVEM (Partido Verde Ecologista de México).
Si è votato anche per i 500 seggi della Camera bassa del parlamento. La principale alleanza di opposizione composta dal partito di centro-destra del PRI e dai partiti di sinistra del PAN e del PRD si è indebolita rispetto alla vittoria schiacciante di Lopez Obrador nel 2018 per un mandato di sei anni. Inoltre si è votato per quasi 2mila sindaci e circa 14mila seggi nei Consigli locali.
In questi anni il presidente messicano ha cercato di rivedere il modello economico neoliberista del Messico, di sradicare la corruzione e porre fine alla dissolutezza di un’élite privilegiata. I sostenitori della riforma energetica del 2013 per l’apertura del mercato in Messico avevano espresso preoccupazioni sur López Obrador, che cercava di modificare la costituzione per dare alle aziende energetiche statali messicane un vantaggio rispetto a quelle del settore privato.
I critici del presidente Obrador lo accusano di una pericolosa inclinazione all’autoritarismo, nonostante i suoi programmi di assistenza sociale volti ad aiutare gli svantaggiati e gli anziani.