Moldavia. Condanna ufficiale dell’aggressione russa in Ucraina

di Antoniu Martin * –

Un momento particolarmente importante per la politica estera della Repubblica di Moldavia è stato il 2 marzo scorso, quando il Parlamento di Chisinau ha adottato una risoluzione di condanna della guerra di aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina. Allo stesso tempo il Parlamento ha chiesto a Mosca di fermare tutte le azioni militari in Ucraina e di ritirare le sue forze dall’intero territorio internazionalmente riconosciuto come appartenente all’Ucraina. Pertanto la Repubblica di Moldavia si unisce alla comunità internazionale nel condannare l’aggressione della Federazione Russa e i crimini da essa commessi.
La decisione del Parlamento arriva in un contesto molto difficile per la Moldavia per via della guerra ibrida su larga scala che la Federazione Russa sta conducendo: la propaganda russa ha diffuso la tesi secondo cui sarebbe scoppiato un conflitto in Transnistria, la regione separatista della Repubblica di Moldavia, per generare il panico tra la popolazione. Diplomazia e funzionari di Chisinau hanno agito e stanno agendo per rafforzare l’orientamento filo-occidentale di questo Paese.
In occasione della visita ufficiale del 1 marzo a Bucarest il primo ministro moldavo Dorin Recean è stato assicurato dal suo omologo rumeno, Nicolae Ciucă, il quale ha affermato che la Romania sosterrà la Repubblica di Moldavia per superare le crisi: energetica e garantire la sicurezza ed economica. Inoltre la Romania ha ribadito che sosterrà a livello internazionale la sovranità e l’integrità territoriale della Repubblica di Moldavia e la sua ‘integrazione nell’Ue. La Russia alimenta le proteste di piazza a Chisinau per destabilizzare il Paese, bloccare il funzionamento dello Stato e rovesciare l’attuale governo filoeuropeo.
È importante che l’occidente abbia dato numerosi messaggi di sostegno alla presidente Maia Sandu e all’attuale governo in questo contesto di guerra ibrida.
Come si può vedere la propaganda russa non riesce a influenzare in modo significativo la popolazione locale. Un altro aspetto da sottolineare è che dal punto di vista strategico e militare non è possibile per l’esercito russo avanzare nella regione della Transnistria, che è totalmente isolata dalla Federazione Russa.

* Storico e analista politico.