Mondiali 2018. Italia-Israele, possibili proteste filo palestinesi

di Vanessa Tomassini

Sabato 5 settembre al Mapei Stadium di Reggio Emilia si giocherà la partita della nazionale di calcio italiana contro Israele. Il match sarà valevole per il girone di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018. In vista della partita si è tenuto oggi nella città emiliana il Comitato Provinciale per l’Ordine e la sicurezza, al termine del quale Isabella Fusielle, questore di Reggio Emilia, ha dichiarato che “sono state annunciate conferenze stampa da parte di gruppi di destra, di sinistra: noi li teniamo monitorati”.
Pur essendo l’Italia un Paese amico dello Stato d’Israele, in rete stanno circolando voci di probabili manifestazioni pro-Palestina e contro Israele, organizzate da gruppi di estrema destra e di sinistra. Il questore avverte che “i controlli saranno molto rigidi e molto serrati, proprio in virtù del fatto che gioca la nazionale di Israele: ci sarà massima attenzione, ma per ora non ci sono assolutamente segnali di pericolo imminente”.
È chiaro il legame intrinseco tra sport e politica. Sociologi come Emile Durkheim, da tempo hanno analizzato come le manifestazioni sportive siano una sorta di rituali, dove si riconosce o ci si scontra con una ‘comunità immaginaria’, questa volta quella ebraica. Che il calcio abbia un potenziale pacificatore? Lo vedremo in questo inizio di mondiali 2018.