Netanyahu vuole la pace. Bruciati due autobus riservati ai palestinesi

Notizie Geopolitiche –

“Israele vuole la pace con i nostri vicini palestinesi, ma che sia basata sulla realtà e sulla sicurezza”. Così ha esordito il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo intervento in collegamento video alla conferenza dell’Aipac (American Israel Public Affairs Committee, il congresso delle lobbies ebraiche) in corso Washington. Netanyahu, che per quanto abbia vinto le recenti elezioni non è ancora stato in grado di formare un nuovo governo, ha spiegato che “Israele si è ritirato dal Libano. Ci siamo ritirati da Gaza. Abbiamo dato del territorio. Abbiamo ottenuto terrorismo. Non possiamo permettere che accada una terza volta”.
Nell’annosa battaglia ideologica che sostiene Israele vittima o causa dei problemi del Medio Oriente a seconda da che lato si guardi, c’è da segnalare che in contemporanea al discorso di Netanyahu è arrivata la notizia che due autobus delle nuove linee israeliane riservate ai soli lavoratori palestinesi sono stati dati alle fiamme la scorsa notte nel villaggio arabo-israeliano di Kfar Qassem, nel nord di Israele.
Lo ha confermato un portavoce della polizia, il quale ha affermato che mezzi sarebbero stati incendiati in segno di protesta contro la creazione di linee separate per i lavoratori palestinesi che dalla Cisgiordania occupata raggiungono ogni giorno Israele, servizio partito ieri e che comunque prevede la perquisizione dei viaggiatori palestinesi prima della salita a bordo.
Per il ministero dei Trasporti non si tratterebbe di un caso di segregazione razziale e quindi vengono respinte le accuse mosse dall’organizzazione israeliana per i diritti umani B’Tselem il cui portavoce, Sarit Michaeli, ha ribadito alla France presse che ‘Questo è puro razzismo. Questa segregazione degli autobus è raccapricciante’.
In realtà sono molte le differenze di trattamento fra palestinesi ed israeliani da parte del governo di Tel Aviv, basti pensare che due operai, uno arabo ed uno israeliano, impiegati per le stesse mansioni, percepiscono retribuzioni sensibilmente diverse.