Olanda. Il ministro turco Cavusoglu se ne frega del divieto-comizi e si imbarca per Rotterdam

di Davide Delaiti/em> –

Dopo la Germania anche l’Olanda ha in qualche modo espresso il divieto ai membri del governo turco di tenere comizi nelle proprie città. Nella fattispecie l’altolà è stato dato al ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, il quale oggi avrebbe dovuto tenere un’arringa davanti alla folta comunità turca di Rotterdam per il “sì” al referendum costituzionale.
Il premier conservatore olandese, Mark Rutte, ha definito “non auspicabile” l’intervento di Cavusoglu ed ha fatto sapere che comunque non vi sarebbe stato nessun tipo di appoggio da parte delle autorità olandesi.
Le ultime notizie danno il ministro turco imbarcatosi per l’Olanda, sfidando così il divieto di comizi elettorali a favore della riforma costituzionale del presidente turco Recep Tap Erdogan, il quale con la vittoria del “sì” al presidenzialismo diverrebbe di fatto il “sultano” del paese, con la permanenza al potere garantita fino al 2029.
Cavusoglu ha anche minacciato “pesanti sanzioni ai Paesi Bassi” se non potrà intervenire alla manifestazione.
Dopo gli arresti di decine di migliaia di insegnanti, magistrati, militari, diplomatici e dipendenti pubblici a seguito del fallito golpe del 15 luglio (vero o presunto che sia stato), e dopo il sequestro di testate giornalistiche dell’opposizione e l’arresto di numerosi giornalisti, in Austria sono stati cancellati quattro comizi pubblici di politici turche, stessa cosa in Germania e Svizzera.